Rebuilding societies. Wohnbaupolitik nach 1945 im interregionalen Vergleich

Rebuilding societies. Wohnbaupolitik nach 1945 im interregionalen Vergleich

Veranstalter
Kompetenzzentrum für Regionalgeschichte, Freie Universität Bozen
PLZ
39100
Ort
Bozen/Bolzano
Land
Italy
Vom - Bis
27.05.2022 -
Deadline
23.12.2021
Von
Joachim Gatterer, Kompetenzzentrum für Regionalgeschichte, Freie Universität Bozen

Rebuilding societies. Wohnbaupolitik nach 1945 im interregionalen Vergleich

Der Workshop möchte laufenden Forschungen zu sozialen Wohnbauprojekten des Zeitraums 1945–1989 eine Plattform bieten, um Untersuchungsmethoden, Quellenbestände, theoretische Zugänge und konkrete Forschungsergebnisse vergleichend zu diskutieren.

Rebuilding societies. La politica abitativa nel secondo dopoguerra. Un confronto interregionale

Il workshop vorrebbe porsi come piattaforma per discutere in modo comparativo ricerche in corso su progetti di edilizia sociale del periodo 1945–1989, di cui verranno presentate le metodologie, le fonti utilizzate, gli approcci teorici e i risultati intermedi o finali.

Rebuilding societies. Housing policy after 1945 in an interregional comparison

The workshop aims to provide a platform for ongoing research on social housing projects of the period 1945–1989 to discuss research methods, source material, theoretical approaches, and specific research results in a comparative manner.

Rebuilding societies. Wohnbaupolitik nach 1945 im interregionalen Vergleich

Die Wohnungsfrage steht aufgrund stetig steigender Wohnungs- und Mietpreise in den meisten EU-Staaten wieder im Zentrum öffentlicher Debatten; dem deutschen Innenminister Horst Seehofer gilt sie gar als „soziale Frage unserer Zeit“. Damit einher geht ein gesteigertes Forschungsinteresse an der Geschichte des sozialen Wohnbaus, zumal sich in der Vergangenheit nicht nur Ursachen für gegenwärtige Wohnungsprobleme finden lassen, sondern auch praktische Beispiele für deren Lösung.

Die vier Jahrzehnte zwischen 1945 und 1985 markierten in vielen Regionen Europas eine Hochphase des sozialen Wohnbaus. Kriegsschäden, Flüchtlingsbewegungen, Bevölkerungswachstum und einsetzender Wirtschaftsboom schufen akute Wohnungsnot, der mit staatlichen, regionalen und kommunalen Wohnbauprogrammen unterschiedlichen Zuschnitts begegnet wurde. In der Regel beinhalteten sie sowohl gesetzliche und finanzielle Maßnahmen zur Förderung des Wohnungsbaus als auch unterschiedliche Regelungen für die Zuteilung von Mietwohnungen oder den Erwerb kostengünstiger Eigenheime.

Im gesamtgesellschaftlichen Maßstab waren Wohnbauprogramme auch ein Experimentierfeld sozialer Innovation, denn im architektonischen Wiederaufbau spiegelte sich die gesellschaftliche Erneuerung der europäischen Nationen wider. Siedlungsplaner und Architektinnen gestalteten hierfür neue Strukturen des Zusammenlebens oder hielten an überlieferten Formen fest. Unter dem Eindruck beschleunigter Modernisierung galten Wohnbauprojekte politischen Entscheidungsträger gleichsam als Werkzeuge, mit denen sich soziale Gegensätze potenziell entschärfen ließen (zwischen Klassen, Generationen, Alteingesessenen und Zugezogenen, Stadt- und Landbevölkerung).

Unausweichlich erzeugte die soziale Schubkraft von Wohnbauprojekten mancherorts neue Konflikte – beispielsweise im Zuge von Baugrundenteignungen, aufgrund von Fehlplanungen (soziale Brennpunkte), ungerechten Zuteilungskriterien oder zu geringer Bedarfsdeckung. Ab den 1970er-Jahren beförderte das Scheitern mancher Wohnbauinitiative die Zunahme von Hausbesetzungen, illegalem Hausbau, aber auch eine fortschreitende soziale Desintegration.

Von diesen Überlegungen ausgehend möchte der Workshop laufenden Forschungen zu sozialen Wohnbauprojekten eine Plattform bieten, um Untersuchungsmethoden, Quellenbestände, theoretische Zugänge und konkrete Forschungsergebnisse vergleichend zu diskutieren.

Hinsichtlich des thematischen Zuschnitts soll der Fokus auf konkreten Fallbeispielen kommunalen oder regionalen Maßstabs liegen – beispielsweise auf der Realisierung staatlicher Wohnbauprogamme (z.B. INA-Casa in Italien) in ausgewählten Regionen oder Gemeinden, aber auch auf kommunalen Wohnbauprojekten, auf mikrohistorisch untersuchten Genossenschafts- oder Werkswohnbausiedlungen u.ä.m. Von grundlegendem Interesse sind Forschungsfragen nach den soziohistorischen Rahmenbedingungen der untersuchten Wohnbauprojekte, ihrer juridischen und finanziellen Konzeption, ihrer politischen und bautechnischen Umsetzung sowie den positiven wie negativen Folgen, die sich aus ihrer Realisierung ergaben.

Geographisch zielt der Workshop auf einen Vergleich von Fallbeispielen aus Italien und dem deutschsprachigen Raum (BRD, DDR, Österreich, Schweiz), doch sind Einreichungen, die sich auf andere (urbane wie rurale) Regionen der Welt beziehen und diese möglicherweise in vergleichender Perspektive betrachten ausdrücklich erwünscht. Der Untersuchungszeitraum sollte die Jahre zwischen 1945 und 1985/89 ausschnittsweise berücksichtigen oder in Form eines Überblicks umfassen.

Der Workshop findet am Freitag, 27. Mai 2022 an der Freien Universität Bozen statt. Organisatoren sind das Kompetenzzentrum für Regionalgeschichte der Freien Universität Bozen und die Fondazione Museo Storico del Trentino. Die Hotelkosten (zwei Übernachtungen) und Reisespesen (im Ausmaß eines Maximalbetrags von 250,00 EUR pro Referenten/Referentin) werden von den Organisatoren erstattet. Eine Publikation der Workshopbeiträge ist geplant.

Themenvorschläge im Umfang von ca. 500 Wörtern zzgl. Kurzbiographie werden bis zum 23. Dezember 2021 an folgende E-Mail-Adresse erbeten: joachim.gatterer@unibz.it. Die Abstracts können in italienischer, deutscher oder englischer Sprache verfasst sein. Tagungssprachen sind Deutsch, Italienisch und Englisch mit Simultanübersetzung ins Deutsche und Italienische. Die Ergebnisse des Auswahlverfahrens und das endgültige Programm des Workshops werden bis Ende Januar 2022 bekannt gegeben.

Rebuilding societies La politica abitativa nel secondo dopoguerra. Un confronto interregionale

A causa del costante aumento dei prezzi degli alloggi e degli affitti nella maggior parte dei paesi dell'UE, la questione abitativa è di nuovo al centro dei dibattiti pubblici; il ministro degli interni tedesco Horst Seehofer la considera addirittura "la questione sociale del nostro tempo". A ciò si accompagna un crescente interesse di ricerca sulla storia dell'edilizia sociale, soprattutto perché nel passato si possono trovare non solo le cause degli attuali problemi abitativi, ma anche esempi pratici per la loro soluzione.

I quattro decenni tra il 1945 e il 1985 in molte regioni d'Europa hanno segnato un periodo d'oro dell'edilizia sociale. I danni della guerra, gli intensi flussi migratori, la crescita costante della popolazione e l'inizio del boom economico determinarono un'acuta carenza di alloggi che fu affrontata con programmi edilizi statali, regionali e comunali di vario tipo. Di regola, essi includevano sia misure legali e finanziarie per promuovere la costruzione di alloggi, sia diversi regolamenti per l'assegnazione di appartamenti in affitto o per l'acquisto di case di proprietà a basso costo.

In un ambito più generale, i programmi di edilizia sociale rappresentavano un campo sperimentale di innovazione, perché la ricostruzione architettonica rispecchiava il rinnovamento sociale delle nazioni europee. Urbanisti e architetti progettavano nuove strutture per la convivenza quotidiana oppure conservavano forme tradizionali. Sotto l'impressione di una modernizzazione accelerata, i progetti di edilizia abitativa erano visti da politici come uno strumento con cui conflitti sociali di vario tipo (tra classi sociali, generazioni, residenti e nuovi arrivati, popolazioni urbane e rurali) potrebbero essere parzialmente sciolti.
Inevitabilmente, la spinta progressista dei progetti edilizi in alcuni casi generò nuovi conflitti – ed es. nel corso dell'espropriazione dei terreni edificabili, a causa di una pianificazione scorretta (quartieri disagiati), dovuti a criteri di assegnazione iniqui o ad una copertura insufficiente della domanda. Dagli anni '70 in poi, il fallimento di alcune iniziative abitative ha portato ad un aumento delle occupazioni abusive, della costruzione illegale di case e di una rinnovata disintegrazione sociale.

Partendo da queste suggestioni, il workshop vorrebbe porsi come piattaforma per discutere in modo comparativo ricerche in corso su progetti di edilizia sociale, di cui verranno presentate le metodologie, le fonti utilizzate, gli approcci teorici e i risultati intermedi o finali.
In termini di focus tematico, il workshop si concentrerà su casi di studio condotti su scala comunale o regionale: per esempio, relativi alla realizzazione di programmi statali di edilizia abitativa (come INA-Casa) in determinate regioni o comuni, ma anche a progetti di edilizia comunale, a complessi residenziali cooperativi studiati in termini microstorici, o a simili casi. Di fondamentale interesse sono le ricerche che si occupano del contesto storico-sociale dei progetti edilizi, del loro concepimento giuridico e finanziario, della loro attuazione politica ed architettonica così come delle conseguenze sociali (positive e negative) della loro realizzazione.

Dal punto di vista geografico, il workshop mira a confrontare casi di studio provenienti dall'Italia e dai paesi di lingua tedesca – Repubblica Federale Tedesca (BRD), Repubblica Democratica Tedesca (DDR), Austria, Svizzera –, ma sono benvenuti anche contributi relativi ad altre regioni (urbane e rurali) del mondo o che prendono in considerazione tali regioni in una prospettiva comparativa. L’ambito cronologico prescelto è compreso tra il 1945 e il 1985/89: i contributi potrebbero coprire l’intero arco temporale oppure limitarsi ad alcuni specifici anni.

Il workshop si terrà venerdì 27 maggio 2022 presso la Libera Università di Bolzano e sarà organizzato dal Centro di competenza Storia regionale della Libera Università di Bolzano e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino.
Le spese di alloggio (2 notti) e le spese di viaggio (fino a un massimo di 250,00 EUR per relatrice/relatore) saranno coperte dagli organizzatori. È prevista la pubblicazione dei contributi del workshop. Si prega di inviare le proposte, assieme ad una breve biografia, entro il 23 dicembre 2021 al seguente indirizzo e-mail: joachim.gatterer@unibz.it. Allo stesso indirizzo ci si può rivolgere per richieste di chiarimenti o domande di carattere organizzativo. Gli abstract possono essere redatti in italiano, tedesco o inglese. Le lingue del workshop sono il tedesco, l’italiano e l’inglese con traduzione simultanea in tedesco e italiano.
I risultati della selezione e il programma definitivo del workshop verranno comunicati entro la fine di gennaio 2022.

Rebuilding societies. Housing policy after 1945 in an interregional comparison

The housing question is once again in the center of public debate in most EU countries due to steadily rising real estate and rent prices; German Interior Minister Horst Seehofer even considers it the "social issue of our time". This is accompanied by an increased research interest in the history of social housing, since the past provides not only answers to the questions about current housing, but also practical examples for their solution.

The four decades between 1945 and 1985 marked a heyday of social housing in many European regions. War damage, refugee movements, population growth and the onset of an economic boom created acute housing shortages that were answered with national, regional, and municipal housing programs of various designs. Commonly these programs provided both legal and financial instruments to promote housing construction, and the programs regulated as well the allocation of rented apartments, or the purchase of low-cost owner-occupied homes.
On an overall societal scale, housing programs were also an experimental field of social innovation. The social renewal of the European nations was mirrored in the architectural reconstruction of their cities and towns. For this purpose, housing planners and architects either promoted through their work new models of cohabitation or adhered to traditional forms. Under the impression of accelerated modernization, political decision-makers considered housing projects as a tool to defuse social differences (between classes, generations, old residents and newcomers, urban and rural population).
Inevitably, the social thrust of housing projects generated new conflicts – for example in the course of expropriation of building land, short sighted planning (social hotspots), unfair allocation criteria or insufficient coverage of demand. From the 1970ies onwards, the failure of social housing initiatives led to an increase in squatting or illegal house building, but also to growing social disintegration.

Based on these considerations, the workshop aims to provide a platform for ongoing research on social housing projects to discuss research methods, source material, theoretical approaches, and specific research results in a comparative manner.
The workshop focuses on communal or regional case studies – for example, on the realization of state housing programs (e.g. INA-Casa in Italy) in selected regions or municipalities; on specific local housing projects; on cooperative or company housing estates studied in micro-historical terms, a.s.o. Research questions about the socio-historical conditions of specific housing projects, the legal and financial conception of the housing projects, their political and constructional implementation as well as the positive and negative consequences that resulted from their realization are of central interest.
Geographically, the workshop aims to compare case studies from Italy and the German-speaking countries (FRG, GDR, Austria, Switzerland), but submissions that refer to other (urban as well as rural) regions of the world and possibly consider them in a comparative perspective are explicitly welcome. The period of interest focuses on the years between 1945 and 1985/89, be it partially or in an overview.

The workshop will take place on Friday, 27 May 2022 at the Free University of Bozen-Bolzano, organized by the Competence Centre for Regional History of the Free University of Bozen-Bolzano and the Fondazione Museo Storico del Trentino.
Hotel (2 nights) and travel expenses (up to a maximum of 250,00 EUR per speaker) will be reimbursed. A publication of the workshop proceedings is planned.
Please send proposals of approximately 500 words and a short biography until 23 December 2021 to joachim.gatterer@unibz.it. Questions of any kind can be sent to the same address. Abstracts in Italian, German or English are welcome. Conference languages are German, Italian and English, simultaneous translation into German and Italian is provided. The results of the selection process and the final program of the workshop will be announced by the end of January 2022.

Kontakt

Joachim Gatterer
Freie Universität Bozen
Kompetenzzentrum für Regionalgeschichte
Dantestraße 4
I - 39042 Brixen/Bressanone (Bz)
E-Mail: joachim.gatterer@unibz.it