Das deutsch-italienische Handbuch will einen repräsentativen Überblick über den Stand der regionalen Stiftskirchenforschung bis zum Ende des Alten Reichs bieten. Zeitlicher Schlusspunkt der Betrachtung ist die Phase der Säkularisierung, die zu einer substanziellen Redefinition der Rolle und der kulturellen und politischen Funktionen des Sozialsystems "Kirche" geführt hat. Als regionaler Rahmen wurde der Großraum Südtirol-Tirol-Trentino gewählt, der in der alteuropäischen Phase von karolingerzeitlichen Anfängen bis an die Schwelle der Nationalstaatsbildungen des 19. Jahrhunderts zentrale Klammerfunktionen am Übergangsbereich Deutschland-Italien innehatte - gewissermaßen als historisch sehr eindrucksvolles Beispiel von "langer Dauer". Diese überregionale, durchaus auf erneuerte Aktualität zielende Komponente anhand eines wichtigen kulturhistorischen Themas bewusst zu machen, ist mit eine Aufgabe des Bandes.
Die Untersuchung der mittelalterlichen Kirche zählt zu den festen Größen mediävistischer Arbeit. Als stark expandierender Teilbereich erfreut sich gegenwärtig das Thema der Stiftskirche anhaltender Aufmerksamkeit. Diverse Tagungen und Handbuchprojekte sind Ausdruck dieser Konjunktur. Im Spiegel aktueller Forschungsinteressen stehen dabei sozial- und mentalitätsgeschichtliche Aspekte im Vordergrund, wenngleich auch institutionelle Faktoren weiterhin zum dauerhaften Grundgerüst kirchenhistorischen Fragestellungen zählen. Von besonderem Interesse erscheint dabei immer wieder der personenverbandsähnliche Charakter der untersuchten religiösen Gemeinschaften, die aufgrund ihrer vita communis und dem patrimonialen Charakter ihrer Besitzstruktur frühe institutionelle Formen gemeinschaftlichen Handelns unter spezifischen normativen Voraussetzungen darstellten.
In konzeptioneller Hinsicht unterscheidet sich das Handbuch von früheren Bemühungen, kirchengeschichtliche Aspekte des Tirol-Trentiner Raumes in systematisierender Weise zu bearbeiten, und zielt auf eine wirksame Erneuerung bisheriger regionalhistorischer Fragestellungen. Das Handbuch wendet sich in erster Linie an Fachhistoriker und Studierende, möchte darüber hinaus jedoch auch einem weiteren, historisch interessierten Leserkreis ein Basisthema der historischen Entwicklung in seiner regionalen Dichte und Informationsfülle vorstellen.
Questo manuale redatto nelle lingue tedesco ed italiano intende gettare uno sguardo d'insieme sullo stato delle ricerche attorno alla collegialità ecclesiastica fino alla fine dell'Antico Regime. Punto conclusivo dell'indagine è infatti il periodo della secolarizzazione, che ha profondamente mutato e redefinito la "Chiesa" intesa come sistema sociale e delle sue molteplici funzioni culturali e politiche. Quale ambito regionale è stata scelta la regione del Tirolo-Alto Adige-Trentino che già nella lunga fase premoderna - simile ad un fenomeno storico di "lunga durata" - ha avuto la funzione di area di intenso contatto frab i diversificati sistemi culturali germanico ed italiano. Il volume si prefigge perciò anche di dare visibilità storica a questi elementi di storia europea.
La ricerca su temi della chiesa medievale fa parte ormai del canone acquisito della medievistica internazionale. Da settore in forte crescita la collegialità ecclesiastica attualmente gode di una notevole congiuntura. Ne sono testimoni diversi convegni e progetti di rilevazione e catalogazione sistematica. Al centro del dibattito attuale stanno inanzitutto aspetti di storia sociale e mentale, anche se i fattori istituzionali fanno ormai parte dell´assetto di fondo della storiografia ecclesiastica. Di notevole interesse è il carattere corporativo delle comunità religiose che per gli elementi di vita communis e la loro struttura economica di tipo patrimoniale rappresentano forme istituzionali particolarmente significativi per la storiografia europea.
Al contempo il manuale intende introdurre alcuni concetti nuovi di ricerca storiografica in area regionale, sistematizzando i quesiti di fondo relativi alla storia ecclesiastica. Pertanto la pubblicazione si rivolge oltre agli specialisti e ricercatori anche ad un pubblico più vasto di storicamente interessati, al quale vuole presentare un tema di fondo della ricerca storica ricco di una pluralità di contenuti ed informazioni.